[Il 28 marzo 1947, nella seduta pomeridiana, l'Assemblea Costituente prosegue la discussione generale del Titolo primo della Parte prima del progetto di Costituzione: «Rapporti civili».

Vengono qui riportate solo le parti relative all'articolo in esame, mentre si rimanda alle appendici per il testo completo della discussione.]

Mortati. Mi propongo di parlare brevemente sull'articolo 14, che riguarda la libertà religiosa.

A proposito di questo articolo, bisogna tener presente una recente deliberazione dell'Assemblea con la quale fu disposto lo spostamento dell'ultima parte dell'articolo 7 o l'inserimento di essa in questo articolo 14.

Desidererei preliminarmente fermarmi in breve, precisamente su questa deliberazione dell'Assemblea, perché mi pare che essa non sia stata sufficientemente meditata; talché la sua attuazione potrebbe portare a qualche disarmonia nel sistema che stiamo fissando.

Lo stesso onorevole Ruini, nell'esprimere il parere della Commissione su questa proposta di spostamento, dichiarò che era opportuno sospenderla; invece l'Assemblea procedette alla sua deliberazione senza, ritengo, sufficiente meditazione.

Infatti, l'articolo 14 riguarda i rapporti dei cittadini come tali, nei riguardi della loro libertà di esplicazione di sentimenti e di fede religiosa; invece l'ultimo comma dell'articolo 7 riguarda una materia diversa, cioè riguarda le confessioni, viste nella loro organizzazione, e i rapporti di queste confessioni organizzate verso lo Stato. Quindi la sede opportuna della disciplina di questa materia mi pare sia proprio quella delle disposizioni generali e precisamente della parte che riguarda i rapporti fra lo Stato e gli altri ordinamenti.

L'onorevole Lucifero, nel presentare la proposta di spostamento, poi approvata dall'Assemblea, fece riferimento ad una deliberazione della Commissione dei Settantacinque in questo senso. Ma in realtà una deliberazione di tal genere non ci fu; anzi si deliberò la sospensiva sul collocamento dell'ultima parte dell'articolo 7.

Ho voluto richiamare l'attenzione sull'opportunità dello spostamento deliberato, perché penso che si possa tornar sopra alla decisione, la quale riguarda non il merito degli articoli, ma solo la loro coordinazione.

Propongo pertanto il riesame della questione e questa proposta io affido al Presidente perché sia presa in considerazione.

 

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A cura di Fabrizio Calzaretti