[Il 3 dicembre 1946 la prima Sottocommissione della Commissione per la Costituzione prosegue la discussione sullo Stato come ordinamento giuridico e i suoi rapporti con gli altri ordinamenti.]

Il Presidente Tupini [...] pone in discussione l'articolo 5 [della relazione dell'onorevole Cevolotto], sul quale non crede vi sarà luogo a dissensi:

«La bandiera della Repubblica italiana è verde, bianca e rossa».

Domanda innanzi tutto se sia necessario o meno mettere un simile articolo nella Costituzione.

Cevolotto, Relatore, osserva che un articolo sulla bandiera vi è in tutte le Costituzioni.

Togliatti riconosce l'opportunità dell'articolo, ma, così come è formulato, gli sembra insufficiente, in quanto non dice se i colori della bandiera sono disposti nella direzione orizzontale o in quella verticale. Rimane, inoltre, aperto il problema dell'emblema della Repubblica italiana che, se venisse approvato dalla Costituente, dovrebbe occupare il centro della bandiera.

Cevolotto, Relatore, propone che, in analogia a quanto è stabilito nel corrispondente articolo della Costituzione francese, si dica:

«La bandiera della Repubblica italiana è verde, bianca e rossa, a tre bande verticali di eguali dimensioni».

De Vita osserva che se non si stabilisce l'emblema, la bandiera italiana potrebbe confondersi con quella messicana.

Il Presidente Tupini ritiene opportuno lasciare per il momento impregiudicata la questione dell'emblema.

Mette ai voti l'articolo nel testo proposto dall'onorevole Cevolotto.

(È approvato all'unanimità).

 

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A cura di Fabrizio Calzaretti