[Il 20 settembre 1946 la seconda Sottocommissione della Commissione per la Costituzione discute il tema della proroga dei poteri della Camera dei Deputati.

Vengono qui riportate solo le parti relative all'articolo in esame, mentre si rimanda al commento all'articolo 61 per il testo completo della seduta.]

Tosato è favorevole alla continuità di vita della Camera fino alla convocazione della nuova, anche perché potrebbe avvenire che, sciolta la Camera dei Deputati, si verificasse la mancanza del Presidente della Repubblica. Richiedendosi per la nomina del successore la deliberazione di ambedue le Camere, se quella dei Deputati non potesse convocarsi, ci si troverebbe in difficoltà.

[...]

Lussu. [...] Non si nasconde la gravità dell'ipotesi prospettata dall'onorevole Tosato e cioè che venga meno il Presidente della Repubblica nell'intervallo fra le due legislature, con la conseguente necessità di provvedere immediatamente alla nomina del successore. Ma è questo un atto di così grande importanza politica che proprio la Camera sciolta non avrebbe il diritto di compiere. In Francia verificandosi questo fatto, era il Presidente del Senato che si sostituiva immediatamente — ope legis — al Capo dello Stato. Pensa che qualche cosa di simile si potrebbe fare anche in Italia per evitare carenza nell'esercizio delle funzioni del Capo dello Stato.

Nobile propone che la questione sia rinviata a quando si tratterà delle attribuzioni del Capo dello Stato. Per risolvere il caso prospettato dall'onorevole Tosato si riserva di proporre che a fianco del Capo dello Stato si crei un Consiglio supremo della Repubblica, di cinque membri, a cui potrebbero conferirsi alcune delle attribuzioni del Capo dello Stato. Quest'organo sarebbe un'emanazione dell'Assemblea legislativa.

[...]

Tosato. [...] Richiamandosi all'ipotesi dei decreti-legge e a quella della vacanza del Capo dello Stato, fa rilevare che, poiché l'intervallo fra lo scioglimento della vecchia e la convocazione della nuova Camera sarà di quasi tre mesi, il problema appare grave e richiede una soluzione.

Fabbri rileva che si è parlato di prorogatio ed è d'accordo con l'onorevole Lussu che la Camera privata d'ogni prestigio non potrebbe esercitare degnamente la sua funzione. Si preoccupa però di una soluzione di continuità e quindi pensa che i poteri e gli uffici, specialmente di carattere rappresentativo, della Presidenza uscente potrebbero fino all'inizio della nuova Legislatura essere prorogati. In caso di vacanza del Capo dello Stato, la Presidenza della Camera potrebbe provvedere alla nomina di un Vicepresidente della Repubblica, per non attribuire le funzioni del Capo dello Stato al Capo del Governo. Non gli sembra possibile che durante questa vacatio si proceda alla nomina definitiva del Presidente della Repubblica.

Mortati, Relatore, crede necessario esaminare distintamente i problemi che sono affiorati nella discussione.

[...]

Per il caso di vacanza del Capo dello Stato, ritiene invece, contrariamente a quanto è stato affermato dall'onorevole Tosato, che non sia opportuno fare intervenire alla elezione del nuovo titolare una Camera ormai sfornita di potere rappresentativo. Per provvedere all'ipotesi prospettata sarebbe più opportuno ricorrere ad un Capo dello Stato supplente, da nominare all'atto della nomina del titolare.

[...]

Bozzi nota che il problema della prorogatio della Camera è in funzione di due necessità: provvedere alla eventuale nomina del Capo dello Stato e provvedere altresì alla decretazione di urgenza.

Per quanto attiene alla nomina del Capo dello Stato, osserva che altri sistemi possono supplire all'eventuale vacanza del Parlamento, senza bisogno di ricorrere alla prorogatio di una Camera che ha ormai perduto il suo prestigio e la sua funzione rappresentativa.

[...]

Il Presidente Terracini avverte che è stata avanzata una proposta di rinvio, che appare giustificata.

Infatti, l'ipotesi che durante l'intervallo di tre mesi si presenti la necessità di qualche misura di urgenza, è verosimile, ma potrà essere disciplinata quando sarà esaminata nel suo complesso la questione delle misure di urgenza.

La necessità poi di un organo che provveda alla eventuale nomina del Capo dello Stato nella vacanza del Parlamento, potrà più opportunamente essere presa in considerazione quando saranno esaminate le modalità per la nomina del Capo dello Stato, tenendo conto dei punti di vista manifestatisi nel corso della presente discussione.

Crede perciò che la questione possa essere rinviata.

(Così rimane stabilito).

 

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A cura di Fabrizio Calzaretti