[Il 29 novembre 1946 la seconda Sottocommissione della Commissione per la Costituzione prosegue la discussione sulle autonomie locali.]

Conti è del parere che, al fine di preparare il materiale indispensabile alla Sottocommissione quando, all'articolo 22, si esaminerà il problema della ripartizione geografica dell'Italia, alcuni componenti della Sottocommissione stessa siano incaricati di studiarlo in rapporto alle istanze, ai memoriali, alle proposte di costituzione di nuove Regioni, che pervengono in notevole numero ai membri della Sottocommissione. Propone al riguardo il seguente ordine del giorno:

«La Sottocommissione delibera di nominare tre relatori, per riferire sulle proposte di modificazione della ripartizione geografica della penisola pervenute ai Commissari da più parti, non potendosi opporre un rifiuto di esame alle legittime richieste di popolazioni o di loro rappresentanti nell'Assemblea».

Grieco si dichiara contrario alla creazione di uno speciale comitato per lo studio delle sia pur numerose domande avanzate [sulla] creazione di nuove Regioni, in quanto ritiene che ci si debba opporre a questa tendenza — spesso originata da interessi particolaristici — la quale arriva alla polverizzazione della Regione e distrugge il significato che è stato dato all'autonomia regionale. Cita come caso limite l'esempio dell'Emilia settentrionale, che vorrebbe dividersi dall'Emilia meridionale; questa nuova Regione, comprendente Parma, Piacenza, Modena, Reggio e — a quanto gli sembra di ricordare — anche Mantova, vorrebbe perfino lo sbocco al mare con il porto di La Spezia. È del parere che la Sottocommissione debba mantenere fermo il principio del riconoscimento delle attuali suddivisioni regionali in base al criterio storico-geografico.

Mannironi, a parziale modifica della proposta dell'onorevole Conti, propone che si nomini un relatore per ognuna delle richieste provenienti da quelle zone che aspirano ad essere riconosciute come Regioni, in modo che di ogni particolare argomento venga investita l'intera Sottocommissione.

Lami Starnuti fa presente che il Comitato di redazione per le autonomie regionali ha fissato il criterio di massima di non procedere attualmente ad alcuna modificazione delle circoscrizioni territoriali delle Regioni, considerandole solo nella loro tradizione storico-geografica. D'altro canto rileva che la Sottocommissione non ha elementi sicuri di giudizio, perché le richieste partono spesso da enti ristretti, anche se a volte qualificati. Ritiene che l'articolo 22 formuli un programma concreto molto giudizioso, lasciando per il momento le Regioni nella loro attuale configurazione geografica e demandando alle popolazioni interessate la potestà di richiedere in un prossimo domani la creazione di nuove Regioni. Chiede pertanto che la Sottocommissione, respingendo la proposta Conti, si attenga a tale criterio.

Lussu ricorda che quando si discusse, in linea di massima, la materia dell'articolo 22, egli formulò una riserva, avendo in animo di presentare un emendamento per il Molise che, a suo avviso, è una Regione che ha problemi particolari come la Sicilia e la Sardegna.

Il Presidente Terracini invita l'onorevole Lussu a non entrare nel merito della questione, limitando le sue osservazioni alla proposta Conti.

Lussu ha dovuto fare questa precisazione, in quanto ritiene che le argomentazioni dell'onorevole Lami Starnuti, giuste nelle linee generali, non possano valere per il Molise.

Nobile è favorevole alla creazione di un piccolo Comitato, il quale però dovrebbe limitarsi a fornire alla Sottocommissione dati e notizie senza formulare proposte precise.

Fabbri non è contrario alla proposta Conti, in quanto ritiene che i membri della seconda Sottocommissione dovrebbero essere illuminati su questo particolare argomento, così da poter affrontare con piena cognizione di causa la discussione in sede di Assemblea plenaria.

Ambrosini, Relatore, esprime la sua perplessità sulla proposta in questione, perché non ritiene possibile raccogliere in breve periodo di tempo tutti gli elementi necessari per un giudizio ponderato.

Zuccarini ritiene che non sia il caso per il momento di entrare nel merito della questione, perché quando il problema verrà portato all'Assemblea plenaria, ogni interesse particolare avrà indubbiamente il suo esponente; ed anche perché molte di queste questioni sono già state prospettate in pubblicazioni messe a disposizione di tutti i membri della Sottocommissione. Si dichiara pertanto contrario alla proposta dell'onorevole Conti.

Mortati ricorda l'ordine del giorno, votato in una delle prime sedute della Sottocommissione, concernente la raccolta di dati sull'economia e la finanza delle varie Regioni, i quali potrebbero ora dare un orientamento anche su questo problema.

Il Presidente Terracini ricorda all'onorevole Mortati che tali indagini avevano lo scopo di esaminare la possibile base economica e finanziaria delle Regioni, e non già quello di fissare criteri generali al fine di dare un orientamento per una possibile nuova ripartizione geografica della penisola. D'altra parte, gli scarsi elementi ottenuti dall'indagine disposta dalla Presidenza sono stati stampati e distribuiti a tutti i membri della Sottocommissione.

Ambrosini, Relatore, aggiunge che l'onorevole Lussu ha provveduto ad integrare ulteriormente i dati raccolti dalla Presidenza.

Il Presidente Terracini fa inoltre rilevare come sarebbe necessaria la costituzione di un apposito organismo, con ampi poteri, per ottenere il materiale occorrente per condurre a termine un'indagine di questo genere, la quale si dovrà fare quando si affronterà il problema dei confini geografici delle attuali Regioni.

Ritiene che l'ordine del giorno Conti, limitato alla prima parte e cioè:

«La Sottocommissione delibera di nominare tre relatori per riferire sulle proposte di modificazione della ripartizione geografica della penisola pervenuta ai Commissari da più parti»,

possa rispondere alle esigenze che sono state fatte presenti.

Mette ai voti quest'ordine del giorno così ridotto.

(È approvato).

Propone che, in conformità di tale deliberazione, si dia incarico agli onorevoli Codacci Pisanelli, Fuschini e Lussu di riferire rispettivamente: l'onorevole Codacci Pisanelli per il Salento, la Daunia e il Cilento, l'onorevole Fuschini per l'Emilia e il Friuli e l'onorevole Lussu per il Molise e il Sannio.

(Così rimane stabilito).

 

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A cura di Fabrizio Calzaretti