[Il 29 ottobre 1947, nella seduta pomeridiana, l'Assemblea Costituente prosegue l'esame degli emendamenti agli articoli del Titolo quinto della Parte seconda del progetto di Costituzione: «Le Regioni e i Comuni».

È in discussione l'elenco delle regioni di cui all'articolo 131. Vengono qui riportate solo le parti relative alla disposizione in esame, mentre si rimanda al commento all'articolo 131 per il testo completo della discussione.]

Moro. [...] Noi ci opponiamo, d'altra parte, a che si compia un rinvio alla legge, come si propone nell'ordine del giorno De Martino, contro il quale noi voteremo. Non crediamo che si possa rinviare alla legge, perché il rinvio alla legge vorrebbe dire un lungo rinvio nell'attuazione di questa riforma regionale che pure, attraverso contrasti, è nata in fondo con il quasi unanime consenso di questa Assemblea; e tanto meno si potrebbe poi fare un rinvio alla legge ordinaria, perché questa determinazione delle circoscrizioni regionali, incidendo su elementi costitutivi dello Stato, deve essere definita attraverso una legge costituzionale. In altri termini, accettando l'articolo 123 del progetto di Costituzione così come ci viene presentato, noi intendiamo definire questa materia, senza escludere — anzi presupponendo — che essa tornerà ad essere oggetto di esame (se così sarà creduto opportuno) nella prossima Assemblea legislativa; tornerà ad essere oggetto di esame attraverso quella speciale procedura che viene indicata nell'articolo aggiuntivo dell'onorevole Mortati, procedura, cioè, la quale tende a permettere una più rapida ed agile definizione in questo stadio iniziale delle circoscrizioni regionali, prescindendo dal procedimento normale di revisione previsto dall'articolo 125 del nostro progetto di Costituzione.

[...]

Lami Starnuti. [...] La procedura per istituire nuove Regioni o per modificare quelle esistenti era già stata prevista nel progetto di Costituzione dall'articolo 125; ma ora il collega onorevole Mortati propone al riguardo un suo emendamento diretto a rendere meno complicata e meno meccanica la istruttoria e la possibilità di queste modificazioni venture. Riconosco giusto, nelle condizioni attuali, l'emendamento; anzi, io debbo dichiarare, anche a nome dei colleghi che hanno firmato il nostro ordine del giorno, che con il nostro inciso, «salva la procedura per istituire nuove Regioni», abbiamo inteso di aderire alla proposta dell'onorevole Mortati, e che l'emendamento da lui presentato avrà anche il nostro voto.

[...]

Ambrosini. [...] al punto in cui siamo arrivati, noi, come Commissione, abbiamo accettato l'ordine del giorno dell'onorevole Targetti, con l'intesa però che debba essere integrato da un articolo aggiuntivo proposto dall'onorevole Mortati, e credo approvato da parecchi Gruppi di questa Assemblea; articolo aggiuntivo nel quale si fa salva, infra cinque anni dall'approvazione della Costituzione, la possibilità di modificazione o, meglio ancora, di fusione e di creazione di nuove Regioni, senza (e con questo, onorevoli Morelli e Camposarcuno, credo di essere venuto incontro al vostro desiderio), senza richiedere le condizioni speciali previste dall'articolo 125, che potrebbero rappresentare una preclusione specialmente per il Molise. Ora, data questa situazione, data l'impossibilità, o per lo meno l'estrema difficoltà, di continuare le indagini, dati i contrasti (perché, purtroppo, io ho sentito la voce degli onorevoli Bosco Lucarelli ed altri contrari al vostro assunto), dati i contrasti che si sono manifestati fra le varie regioni e le difficoltà che ha l'Assemblea di decidere, il Comitato ha creduto di accettare per il momento una soluzione che può risolvere le difficoltà attuali senza pregiudicare per nulla l'avvenire, specie per il Molise.

[...]

Ambrosini. [...] E nel finire, tornando al Molise, debbo dire che ce ne siamo preoccupati nei vari stadi di elaborazione del progetto ed anche ora. Ed in proposito, all'egregio onorevole Colitto, che tanto aspra parola ha voluto lanciare contro il Gruppo al quale appartengo — quasi minacciando di metterlo alla gogna davanti alle popolazioni del Molise — io debbo aggiungere questo: che il Gruppo della Democrazia cristiana si è tanto preoccupato della situazione del Molise da arrivare a proporre l'articolo aggiuntivo, in virtù del quale sarà possibile al Molise di chiedere la modificazione della situazione attuale «anche senza il concorso delle condizioni di cui all'articolo 125» del progetto di Costituzione.

 

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A cura di Fabrizio Calzaretti