[27 novembre 1946, Commissione per la Costituzione, seduta plenaria.]

Calamandrei ha chiesto di presentare un ordine del giorno per affrontare il problema di metodo, come è stato posto dall'onorevole Conti. Si tratta di stabilire preventivamente se la Costituzione debba avere un preambolo e quali materie della Costituzione sia opportuno includere in esso e quali invece articolare in vere e proprie norme giuridiche. Sennonché, questo è un aspetto di un problema più vasto, che si presenta ora: come si può cominciare a discutere su singoli articoli della Costituzione quando non si conoscono ancora quali sono i capitoli di cui la Costituzione si compone? La Costituzione è un lavoro simile a quello della composizione di un libro, di un trattato scientifico, in cui tutti sanno che prima di cominciare a perfezionare i paragrafi bisogna sapere come la materia sia divisa in capitoli. Pensa che quando la Presidenza ha ripartito il lavoro fra le varie Sottocommissioni, avrà avuto certo un'idea di come la Costituzione dovrebbe essere formata, quale è l'ordine degli argomenti, quali le intitolazioni dei vari capitoli, anche per stabilire i criteri in base ai quali gli articoli devono essere formulati. In attesa, pertanto, che termini i suoi lavori la prima Sottocommissione, si potrebbe utilmente cominciare a discutere questo problema, che è preliminare, inevitabile, necessario, della divisione della Costituzione in capitoli e della intitolazione dei vari capitoli.

Presidente Ruini. Per quanto riguarda le proposte dell'onorevole Calamandrei, si tratta di vedere se il preambolo vi deve essere oppure no, quali disposizioni debbono essere inserite nel testo della Costituzione e quali nel preambolo. Personalmente crede che non si possa seguire l'esempio della Francia, la cui Costituzione ha abolito in un certo senso la dichiarazione di diritti e doveri, trasferendola in forma sommaria nel preambolo, quasi a conferma implicita dei principî sanciti fin dal 1789. Per noi parrebbe opportuno fare, oltre il preambolo, una prima parte sulla dichiarazione di diritti e doveri dei cittadini, e una seconda parte sull'organizzazione costituzionale dello Stato.

Comunque, per quanto riguarda lo schema delle materie, l'ufficio di Presidenza potrà domani presentare proposte in questo senso. L'onorevole Calamandrei, a sua volta, presenterà il suo ordine del giorno e quindi si potrà affrontare la discussione.

Conti è d'accordo che la Presidenza presenti domani uno schema di Costituzione comprendente i titoli, in modo che in base a questo schema possano essere poi suddivisi in capitoli gli articoli già discussi ed approvati dalle Sottocommissioni. Così facendo si avrà una idea chiara della architettura della Costituzione.

La Pira si richiama a quanto ha detto l'onorevole Calamandrei, cioè che la prima Sottocommissione ha elaborato organicamente alcuni principî e poi li ha articolati, formando una serie di capitoli riguardanti la libertà civile, politica ed economica, le libertà familiari ed i rapporti fra lo Stato e la Chiesa. Ritiene opportuno che il Presidente Tupini faccia una relazione, illustrando la struttura organica del progetto predisposto dalla prima Sottocommissione.

Piccioni pensa che analogamente debba farsi per le altre due Sottocommissioni.

Presidente Ruini. Resta inteso che domattina la Presidenza presenterà uno schema provvisorio. Successivamente ogni Presidente di Sottocommissione potrà illustrare i lavori della propria Sottocommissione.

(Così rimane stabilito).

 

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A cura di Fabrizio Calzaretti