[Il 13 marzo 1947 l'Assemblea Costituente prosegue la discussione del progetto di Costituzione della Repubblica italiana.

Prima di iniziare l'esame delle «Disposizioni generali» (per il quale si rimanda alla sezione delle appendici riguardante i «Principî fondamentali»), l'onorevole Mastrojanni chiede di parlare sul processo verbale.]

Mastrojanni. Chiedo di parlare sul processo verbale.

Presidente Terracini. Ne ha facoltà.

Mastrojanni. Ieri l'onorevole Ruini, durante la sua analitica relazione sulle critiche che al progetto di Costituzione avevano apportato i vari oratori, mi ha attribuito il l'atto di avere elogiato la Costituzione, e anzi l'onorevole Ruini ha riportato testualmente alcune parole che io avevo premesso in senso elogiativo. Egli infatti ha detto che io avrei, elogiando la Costituzione, rilevato che essa è coerente, che ha uno stile impeccabile e altri attributi che in questo momento mi sfuggono. Desidero precisare che è vero che ho rilevato nel progetto di Costituzione uno stile coerente, e ho rilevato che esso non è il risultato di compromesso, ma ho rilevato altresì che è la elaborazione meditata di un programma particolaristico e che in questo stile, e in questa coerenza identificavo gli obiettivi particolaristici che la Costituzione si è prefissa di raggiungere, finalizzando le libertà e subordinando le stesse alla realizzazione dei fini economici e sociali che costituiscono la parte essenziale della Costituzione.

Questo intendevo dire perché non abbia a presumersi che abbia voluto elogiare la Costituzione per elogiarla.

 

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A cura di Fabrizio Calzaretti