[Il 26 novembre 1947, nella seduta pomeridiana, l'Assemblea Costituente prosegue l'esame degli emendamenti agli articoli del Titolo IV della Parte seconda del progetto di Costituzione: «La Magistratura».

Vengono qui riportate solo le parti relative al tema in esame, mentre si rimanda al commento all'articolo 107 per il testo completo della discussione.]

Presidente Terracini. A questo articolo sono stati presentati numerosi emendamenti. Il primo è dell'onorevole Romano, il quale lo ha già svolto:

«Sostituire l'articolo 99 col seguente:

«I magistrati sono inamovibili.

«Non possono essere dispensati o sospesi dal servizio, trasferiti o destinati ad altra sede o funzione se non con il loro consenso o con deliberazione del Consiglio Superiore della Magistratura per i motivi e con le garanzie stabilite dall'ordinamento giudiziario.

«Il pubblico ministero gode di tutte le garanzie stabilite per gli altri magistrati.

«I magistrati non possono essere privati della libertà personale se non previa autorizzazione del Consiglio Superiore della Magistratura, salvo il caso di flagrante delitto per il quale sia obbligatorio il mandato di cattura.

[...]

Presidente Terracini. I seguenti emendamenti sono stati già svolti:

[...]

«Al secondo comma, sopprimere la parola: retrocessi, e aggiungere: Salvo il caso di flagrante delitto, per cui sia obbligatorio il mandato di cattura, non possono essere privati della libertà personale, se non previa autorizzazione del Consiglio Superiore della Magistratura.

«Caccuri».

«Dopo il secondo comma, aggiungere:

«Non possono essere privati della libertà personale, se non previa autorizzazione del Consiglio Superiore della Magistratura, salvo il caso di flagrante delitto, per cui sia obbligatorio il mandato di cattura.

«Colitto».

«Aggiungere al secondo comma, il periodo seguente:

«Non possono essere privati della libertà personale, se non previa autorizzazione del Consiglio Superiore della Magistratura, salvo il caso di flagrante delitto per cui sia obbligatorio il mandato di cattura.

«Castiglia».

[...]

Presidente Terracini. Sono stati svolti i seguenti emendamenti:

[...]

«Aggiungere, in fine, il seguente comma:

«I magistrati non possono essere arrestati o altrimenti privati della libertà personale, se non previa autorizzazione del Consiglio Superiore della Magistratura, salvo il caso di flagrante delitto per il quale sia obbligatorio il mandato di cattura.

«Carboni Angelo, Lussu, Fietta».

[...]

Presidente Terracini. [...] Segue l'emendamento dell'onorevole Perrone Capano:

«Aggiungere il seguente comma:

«I magistrati non possono essere privati della libertà personale senza la previa autorizzazione del Consiglio Superiore della Magistratura, salvo il caso di flagrante delitto per il quale sia obbligatorio il mandato di cattura».

L'onorevole Perrone Capano ha facoltà di svolgerlo.

Perrone Capano. Questo emendamento mi sembra che opportunamente integri l'affermazione di indipendenza della Magistratura, in quanto pone il magistrato sullo stesso piano dei deputati nel campo della libertà personale. Il che è apprezzabile, a mio avviso, ed è giusto, in quanto i magistrati, oltre a costituire un ordine superiore al quale abbiamo appunto riconosciuto un assai ampio prestigio con le decisioni di ieri, sono in fondo coloro che dovranno interpretare ed applicare le leggi che il Parlamento avrà deliberato.

[...]

Presidente Terracini. [...] Ha facoltà di parlare, a nome della Commissione, l'onorevole Leone Giovanni per esprimere il pensiero della Commissione sugli emendamenti presentati [...]

Leone Giovanni. [...] Il primo emendamento è quello dell'onorevole Perrone Capano per quanto concerne l'immunità, da fissare in sede costituzionale, dei magistrati. Qui io non prospetto il mio punto di vista personale, per il quale rimando al mio discorso pronunciato il 14 dinanzi a questa Assemblea. Ma, a nome della Commissione, dichiaro che essa è contraria alla consacrazione in sede costituzionale di questo principio che, così come è formulato, sembra non opportuno fissare in questo momento. Noi riteniamo d'altra parte, però, che occorre stabilire in sede propria (e vedremo da qui ad un istante la sede più idonea) le particolari garanzie circa la possibilità di arresto o fermo del giudice, garanzie tali da assicurare e potenziare la sua indipendenza. Ora, queste garanzie potrebbero essere sufficientemente disciplinate in quel settore della legislazione comune o della legislazione procedurale penale e amministrativa che stabilisce particolari condizioni di procedibilità nei confronti di taluni funzionari dello Stato durante l'esercizio delle loro funzioni. Mi riferisco in particolare agli agenti della forza pubblica per i reati commessi in servizio, o al sindaco durante l'esercizio delle proprie funzioni.

Ora, una norma di questa struttura, di tale genere, congegnata in modo da stabilire alcune garanzie per l'indipendenza del giudice — senza assurgere ad una immunità personale vera e propria, per la quale esistono solo pochissimi casi, — ci sembra che sia la soluzione migliore del problema. Sicché la Commissione si fa interprete del vostro sentimento a questo riguardo, nel segnalare al legislatore di domani questa esigenza, rispondente alla necessità di formulare una norma opportuna.

[...]

Presidente Terracini. Chiedo ai presentatori degli emendamenti se, dopo le considerazioni fatte dall'onorevole Leone Giovanni a nome della Commissione, li mantengono.

Onorevole Romano, mantiene il suo emendamento.

Romano. Lo mantengo.

[...]

Presidente Terracini. [...] Onorevole Caccuri, mantiene i suoi emendamenti?

Caccuri. Per quanto riguarda la proposta di soppressione della parola: «retrocessi», essa è stata accolta dalla Commissione. Mi rimetto alla formula dell'onorevole Targetti, per quanto concerne i magistrati del pubblico ministero.

Rinunzio, poi, al mio emendamento aggiuntivo.

Presidente Terracini. Poiché gli onorevoli Colitto, Castiglia e Costa non sono presenti, i loro emendamenti si intendono decaduti.

[...]

Presidente Terracini. L'onorevole Carboni mantiene il suo?

Carboni Angelo. Dopo le dichiarazioni dell'onorevole Leone non vi insisto.

Presidente Terracini. E lei, onorevole Perrone Capano?

Perrone Capano. Non insisto.

[...]

Mastino Pietro. Chiedo di parlare.

Presidente Terracini. Ne ha facoltà.

Mastino Pietro. Avevo presentato un emendamento relativo all'arresto dei magistrati da limitare ai casi di flagranza di delitto, ed alla possibilità di inserire questa disposizione in un articolo 100-bis; ma siccome questo argomento è stato già discusso, dichiaro di ritirare il mio articolo aggiuntivo, anche perché l'onorevole Leone Giovanni ha detto che l'argomento sarà esaminato in sede legislativa.

 

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A cura di Fabrizio Calzaretti