[Il 6 dicembre 1947 l'Assemblea Costituente prosegue l'esame delle disposizioni finali e transitorie. — Presidenza del Vicepresidente Targetti.]

Presidente Targetti. [...] L'onorevole Macrelli ha presentato la seguente disposizione transitoria:

«Finché non avrà deliberato il proprio Regolamento interno, il Senato della Repubblica adotterà, in quanto applicabile, il regolamento della Camera dei deputati in data 10 luglio 1900 e successive modificazioni fino al 1922».

Ha facoltà di svolgerla.

Macrelli. Credo non ci sia bisogno di dare spiegazione a questa proposta che ho fatto. Il Senato regio, in base allo Statuto albertino, era di nomina e di prerogativa del sovrano. Le elezioni della Presidenza venivano fatte secondo norme che voi conoscete: si indicavano dei nomi e la sanzione veniva sempre dall'alto. Ora, in questo periodo transitorio, prima cioè che il Senato funzioni regolarmente, prima che il Senato della Repubblica possa costituire il suo ufficio di Presidenza, le Commissioni, ecc., è necessario che abbia un Regolamento. Lo farà al momento opportuno, quando sarà regolarmente costituito, ma in questo periodo di transizione che passa fra il momento della nomina dei senatori e la sua regolare costituzione, io penso che il Senato della Repubblica possa e debba adottare il Regolamento che vige per l'Assemblea Costituente.

Presidente Targetti. Prego la Commissione di voler esprimere il suo avviso.

Tosato. La Commissione non ha avuto il tempo necessario per esaminare la proposta dell'onorevole Macrelli. Personalmente io non sono favorevole, per questa ragione: perché è un principio costituzionale, da noi già riconosciuto, quello dell'autonomia regolamentare interna di ciascuna delle Camere, è un principio generale di tutti gli organi costituzionali i quali, per l'esercizio della loro attività, regolano il procedimento dei loro lavori come credono. Ora, l'onorevole Macrelli pensa ad eventuali difficoltà che possano sorgere in occasione della prima seduta per il fatto che questa Camera si riunisce senza avere nessun Regolamento. Questa difficoltà non esiste, però, perché nulla toglie che nella sua prima deliberazione relativamente a questo oggetto circa il modo di procedere nella sua attività, questo nuovo futuro Senato potrà stabilire provvisoriamente, fino a che non sarà stato deliberato diversamente, di adottare il Regolamento della Camera dei deputati; ma noi non possiamo imporre un Regolamento che non sia stato accolto spontaneamente dalla stessa Assemblea che dovrà poi osservarlo.

Presidente Targetti. L'Assemblea avrà così potuto rendersi conto che la Commissione non si pronuncia essa stessa, ma l'onorevole Tosato, per conto suo, ha espresso la sua personale opinione contraria a questo riguardo.

Pongo pertanto in votazione la proposta dell'onorevole Macrelli.

(Non è approvata).

 

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A cura di Fabrizio Calzaretti