[Il 28 novembre 1946 la prima Sottocommissione della Commissione per la Costituzione prosegue la discussione sullo Stato come ordinamento giuridico e i suoi rapporti con gli altri ordinamenti. È in discussione l'articolo che definisce l'Italia come Repubblica democratica, alla cui definizione l'onorevole Togliatti propone di aggiungere «di lavoratori».

Vengono qui riportate solo le parti relative all'articolo in esame, mentre si rimanda al commento all'articolo 1 per il testo completo della discussione.]

Moro ritiene che tutti possano essere d'accordo sulla sostanza della proposta dell'onorevole Togliatti. Ad eliminare le preoccupazioni suscitate dall'espressione «repubblica democratica di lavoratori», propone che alla formula dell'onorevole Cevolotto si aggiunga l'articolo già approvato riguardante i rapporti economici: «Il lavoro e la sua partecipazione concreta nelle organizzazioni economiche, sociali e politiche è il fondamento della democrazia italiana».

La Pira si associa alla proposta dell'onorevole Moro.

Basso ritiene che le due proposte dell'onorevole Togliatti e dell'onorevole Moro si integrino a vicenda, e che pertanto l'articolo citato dall'onorevole Moro debba essere aggiunto alla formula dell'onorevole Cevolotto emendata secondo la proposta dell'onorevole Togliatti. Fa presente che, attraverso quell'articolo, il termine «lavoratori» rispecchia tutti coloro che esplicano un'attività sociale, ed è quindi escluso il timore di interpretazioni arbitrarie.

[...]

Il Presidente Tupini chiede all'onorevole Togliatti il suo parere in merito alle proposte dell'onorevole Moro.

Togliatti dichiara di accettare soltanto la prima proposta, di inserire cioè, subito dopo la formula che egli ha presentato, il capoverso già approvato in tema di rapporti economici.

[...]

Moro ritiene che non debba essere adottato come capoverso il testo dell'articolo nella formula coordinata, ma quello originariamente votato dalla prima Sottocommissione.

Lucifero concorda.

Il Presidente Tupini ricorda che il testo dell'articolo approvato dalla Sottocommissione era così formulato: «Il lavoro e la sua partecipazione concreta negli organismi economici, sociali e politici è il fondamento della democrazia italiana».

Questo articolo, in sede di coordinamento, fu tramutato nel seguente: «La Repubblica democratica italiana ha per suo fondamento il lavoro e la partecipazione concreta di tutti i lavoratori alla organizzazione economica, sociale e politica del Paese».

Comunica che l'onorevole Moro propone che come capoverso dell'articolo in discussione sia adottato il testo dell'articolo originariamente approvato dalla Sottocommissione.

Grassi fa osservare che sono stati deferiti al Comitato di coordinamento dei poteri, per cui questo Comitato ha formulato un articolo in un determinato testo; quindi non si può ora adottare un testo nuovo. Ritiene che la Commissione possa soltanto esprimere il voto che l'articolo proposto come capoverso venga connesso con l'altro già formulato dal Comitato di coordinamento.

Lucifero dichiara di non essere d'accordo con quanto ha esposto l'onorevole Grassi circa la questione pregiudiziale da lui posta. Fa osservare che il Comitato di coordinamento ha proceduto alla formulazione di un articolo del tutto nuovo. D'altra parte non poteva procedere ad un coordinamento, in quanto non esisteva un articolo della terza Sottocommissione che corrispondesse a quello formulato dalla prima. Ritiene però che, così agendo, il Comitato stesso abbia esorbitato dalle sue attribuzioni, poiché ha modificato un articolo già approvato da una Sottocommissione.

Non riconosce al Comitato di coordinamento, nominato con un compito specifico, il diritto di modificare una deliberazione presa a maggioranza da una Sottocommissione, deliberazione che potrà essere eventualmente modificata soltanto in sede di Commissione plenaria.

Per queste ragioni si dichiara favorevole alla proposta dell'onorevole Moro, cioè che, come capoverso, si mantenga l'articolo nel testo formulato dalla prima Sottocommissione.

Cevolotto, Relatore, fa osservare all'onorevole Lucifero che la terza Sottocommissione, pur non avendo formulato un articolo corrispondente, aveva però trattato lo stesso tema dei diritti economici del lavoro, di competenza comune delle due Sottocommissioni. Il Comitato di coordinamento non doveva soltanto discutere sugli articoli che erano stati formulati dalla prima e dalla terza Sottocommissione, ma anche coordinare tutto il lavoro ed occuparsi della formulazione definitiva di tutta la materia. Quindi se i Commissari della terza Sottocommissione, ai quali bisogna riconoscere una competenza anche in questa materia, hanno richiesto delle modificazioni agli articoli che erano stati formulati dalla prima Sottocommissione, avevano tutto il diritto di farlo e il Comitato di coordinamento, nell'accedere a questo desiderio, non ha esorbitato dal compito assegnatogli.

Non ritiene che oggi la Sottocommissione possa ritornare al testo originario dell'articolo: essa deve servirsi del testo coordinato per aggiungere un capoverso all'articolo in esame, ed egli non ha nulla in contrario ad accedere a questa soluzione. Propone pertanto che all'articolo da lui formulato, il quale dice: «Lo Stato italiano è una repubblica democratica», venga aggiunto un capoverso formulato nel modo seguente:

«Essa ha per suo fondamento il lavoro e la partecipazione concreta di tutti i lavoratori all'organizzazione economica, sociale e politica del Paese».

Lucifero replica all'onorevole Cevolotto che il Comitato di coordinamento ha profondamente modificato il senso dell'articolo formulato dalla prima Sottocommissione, e con ciò è andato al di là delle funzioni ad esso attribuite.

Moro fa rilevare che la Sottocommissione non sta facendo un coordinamento e neppure uno spostamento di collocazione di una formula da una parte all'altra della Costituzione, nel quale caso si troverebbe impegnata da quanto è stato deciso in sede di coordinamento. Essa sta elaborando un nuovo articolo, nel quale ritiene necessario definire la sostanza della democrazia italiana, e a questo scopo può servirsi liberamente della formula che le sembra più conveniente. Pertanto insiste perché venga adottata la formula originaria da lui proposta.

Il Presidente Tupini mette anzitutto ai voti il capoverso secondo la formula proposta dall'onorevole Moro, che è del seguente tenore:

«Il lavoro e la sua partecipazione concreta negli organismi economici, sociali e politici è il fondamento della democrazia italiana».

Cevolotto, Relatore, dichiara che voterà contro questa aggiunta, perché è favorevole alla formulazione espressa dal Comitato di coordinamento.

Dossetti, Relatore, dichiara di votare a favore del capoverso aggiuntivo proposto dall'onorevole Moro. Dichiara altresì che se fosse stato presente alla votazione della prima parte dell'articolo, avrebbe votato a favore della formula proposta dall'onorevole Togliatti, che cioè la Repubblica italiana è una repubblica di lavoratori.

Lucifero dichiara di votare a favore della formula aggiuntiva, che è quella originariamente proposta dalla prima Sottocommissione, perché, pur essendo contrario al suo contenuto, ritiene che si debba mantenere la formula deliberata dalla maggioranza della prima Sottocommissione, e che il comitato di coordinamento non abbia il diritto e la facoltà di introdurre modifiche sostanziali a quanto la maggioranza della prima Sottocommissione ha deliberato.

Caristia dichiara di votare contro, perché ritiene inopportuno il capoverso aggiuntivo.

Mastrojanni dichiara di votare contro l'aggiunta, perché la ritiene inopportuna in questa sede.

(Il capoverso aggiuntivo proposto dall'onorevole Moro è respinto con 8 voti contrari, 7 favorevoli e 1 astenuto).

Il Presidente Tupini mette ai voti il capoverso aggiuntivo nella formulazione approvata dal comitato di coordinamento, che è la seguente:

«Essa ha per suo fondamento il lavoro e la partecipazione concreta di tutti i lavoratori alla organizzazione economica, sociale e politica del Paese».

Moro dichiara di votare a favore di questa aggiunta, perché la ritiene indispensabile come un chiarimento alla prima parte dell'articolo già approvato.

Lucifero dichiara che voterà contro il capoverso aggiuntivo, in quanto esso rappresenta una formulazione nuova di cui egli non condivide il contenuto.

Grassi dichiara che voterà a favore della formula aggiuntiva in quanto, avendo fatto parte del comitato di coordinamento, ha già votato a favore di questa formula in quella sede.

Mastrojanni dichiara di votare contro la formula, perché, pur concordando col suo contenuto, ritiene che essa debba restare al posto assegnatole in un primo tempo.

Amadei dichiara di votare a favore della formula, perché esprime lo stesso concetto contenuto nella proposta dell'onorevole Togliatti.

(Il capoverso aggiuntivo è approvato con 12 voti favorevoli e 4 contrari).

Il Presidente Tupini mette ai voti l'intero articolo così formulato:

«Lo Stato italiano è una Repubblica democratica. Essa ha per suo fondamento il lavoro e la partecipazione concreta di tutti i lavoratori all'organizzazione economica, sociale e politica del Paese».

(L'intero articolo è approvato con 12 voti favorevoli e 4 contrari).

 

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A cura di Fabrizio Calzaretti