[Il 3 dicembre 1946 la prima Sottocommissione della Commissione per la Costituzione prosegue la discussione sullo Stato come ordinamento giuridico e i suoi rapporti con gli altri ordinamenti.]

Presidente Tupini. [...] Per l'articolo 4 [della relazione dell'onorevole Cevolotto], che tratta del riconoscimento delle norme del diritto delle genti da parte della Repubblica italiana, poiché l'argomento è stato trattato anche dall'onorevole Dossetti, dovrà cercarsi di arrivare ad una fusione.

[Dopo la discussione di altri articoli...]

Il Presidente Tupini fa presente che dovrebbe essere discusso l'articolo 4, che nella relazione dell'onorevole Cevolotto è così formulato: «Le norme del diritto delle genti generalmente riconosciute sono considerate come parte integrante del diritto della Repubblica italiana». Tale articolo nella relazione dell'onorevole Dossetti è del seguente tenore: «Lo Stato si riconosce membro della comunità internazionale e riconosce perciò come originari l'ordinamento giuridico internazionale, gli ordinamenti degli altri Stati e l'ordinamento della Chiesa».

Considerando che gli articoli 4 e 6 della relazione Dossetti coinvolgono, tra l'altro, il problema dei rapporti tra Stato e Chiesa, pone la questione se non sarebbe il caso di affrontare prima la trattazione dei diritti relativi alla libertà di opinione, di coscienza e di culto, in quanto diritti che dovrebbero integrare quelli fondamentali dell'uomo e del cittadino, che sono stati approvati nel primo tema dei lavori della Sottocommissione.

Cevolotto, Relatore, fa rilevare che il suo articolo 4 afferma soltanto che le norme del diritto delle genti, generalmente riconosciute, sono considerate come parte integrante del diritto della Repubblica italiana, mentre l'articolo 4 dell'onorevole Dossetti imposta un altro problema, perché viene a trattare del riconoscimento dell'ordinamento giuridico della Chiesa cattolica, entrando così nel vivo di una questione che potrà dare luogo a notevoli discussioni, date le conseguenze che ne possono derivare.

È, quindi, dell'avviso di rinviare l'argomento alla prossima seduta, esaminando, invece, l'articolo 5 dell'onorevole Dossetti, sul quale più facilmente si potrà arrivare ad una deliberazione.

Dossetti, Relatore, è d'accordo. Per quanto riguarda la questione posta dal Presidente, richiama il principio, espresso da più parti nella Sottocommissione, che gli articoli relativi alla libertà di coscienza e di culto, e quelli relativi ai rapporti tra Stato e Chiesa, naturalmente sotto punti di vista diversi e forse contrastanti, sono da considerare come direttamente collegati. La loro trattazione e votazione perciò dovrebbe essere connessa e reciprocamente condizionata. Non ritiene, quindi, opportuno spostare l'ordine del giorno.

Il Presidente Tupini ritiene che la Sottocommissione sia d'accordo nel rinviare alla loro rispettiva sede sia l'argomento che riguarda i diritti di libertà, di coscienza e di culto, sia quello relativo ai rapporti tra Stato e Chiesa, in quanto l'uno è condizionato dall'altro. [...]

 

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A cura di Fabrizio Calzaretti