[Il 29 gennaio 1947, nella seduta pomeridiana, la Commissione per la Costituzione in seduta plenaria discute sul voto di fiducia dell'Assemblea nazionale al Governo.]

Presidente Ruini. Occorre anche esaminare la questione del voto di fiducia al Governo. L'articolo proposto dal Comitato di redazione è così formulato:

«Primo Ministro e Ministri debbono avere la fiducia del Parlamento. Entro otto giorni dalla sua formazione, il Governo si presenta all'Assemblea nazionale per chiederne la fiducia. La fiducia è accordata su mozione motivata, con voto nominale ed a maggioranza assoluta dei membri dell'Assemblea».

È stato proposto da alcuni in seno al Comitato di redazione che, in luogo dell'Assemblea nazionale, si pronuncino sulla fiducia o sulla sfiducia le due Camere distintamente.

Mortati osserva che la questione attiene ad uno dei capisaldi del sistema dei rapporti tra Parlamento e Governo. In ogni caso, è collegata ad una successiva disposizione, da esaminare congiuntamente, nella quale si disciplina la questione della sfiducia.

Il Presidente Ruini, per quanto le due questioni siano diverse, osserva che, poiché nessuno insiste sulla proposta di emendamento, essa si intende ritirata.

 

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A cura di Fabrizio Calzaretti