[Il 13 maggio 1947, nella seduta antimeridiana, l'Assemblea Costituente prosegue l'esame degli emendamenti agli articoli del Titolo terzo della Parte prima del progetto di Costituzione: «Rapporti economici».]

Presidente Terracini. L'ordine del giorno reca: Seguito della discussione del progetto di Costituzione della Repubblica italiana.

Riprendiamo l'esame del Titolo III.

Gli onorevoli Di Vittorio, Bitossi e Bibolotti, hanno proposto il seguente articolo 36-bis:

«Ai sindacati è riconosciuto il diritto di contribuire direttamente alla collaborazione di una legislazione sociale adeguata ai bisogni dei lavoratori e di controllarne l'applicazione mediante la costituzione di un Consiglio nazionale del lavoro elettivo, nel quale saranno rappresentati il Governo e le categorie produttrici in misura che tenga conto della loro efficienza numerica».

Bozzi. Chiedo di parlare per mozione d'ordine.

Presidente Terracini. Ne ha facoltà.

Bozzi. Vorrei proporre che si esaminasse questo articolo quando si parlerà degli organi legislativi e degli eventuali organi ausiliari della funzione legislativa.

Ora non potremmo fare altro che una delibazione, la quale ci farebbe perdere del tempo; mentre questo problema si inquadra nel sistema degli organi legislativi ausiliari, fra i quali è previsto un Consiglio economico.

Presidente Terracini. Onorevole Di Vittorio, quale è il suo parere?

Di Vittorio. Desidererei conoscere in proposito l'avviso della Commissione.

Presidente Terracini. Ha facoltà di parlare l'onorevole Presidente della Commissione.

Ruini, Presidente della Commissione per la Costituzione. La Commissione ha preso in esame la proposta dell'onorevole Di Vittorio, relativa alla costituzione di un Consiglio nazionale del lavoro, ed ha ritenuto che possa essere, in massima, accolta, ma debba essere esaminata e messa in rapporto con la questione dei consigli economici.

La proposta dell'onorevole Di Vittorio è infatti che del Consiglio del lavoro facciano parte tutte le categorie produttive; è lo stesso concetto su cui è basato il sistema del Consiglio economico; i due temi debbono dunque essere considerati unitariamente.

Presidente Terracini. Onorevole Di Vittorio, accede al criterio della Commissione?

Di Vittorio. Ringrazio la Commissione di aver accolto il concetto che abbiamo espresso in quest'articolo aggiuntivo da noi proposto ed accolgo il suggerimento di rinviarne l'esame al momento in cui verrà decisa la questione dei consigli economici.

Cingolani. Chiedo di parlare.

Presidente Terracini. Ne ha facoltà.

Cingolani. Il mio Gruppo si associa alla dichiarazione del Presidente della Commissione onorevole Ruini e si riserva di approfondire il problema, che è molto più complesso di quanto non possa apparire alla prima enunciazione.

Corbino. Chiedo di parlare.

Presidente Terracini. Ne ha facoltà.

Corbino. Condividiamo il punto di vista del Presidente della Commissione. Anche noi siamo convinti che il tema è di tale importanza e così strettamente collegato all'ordinamento costituzionale dello Stato che aderiamo all'idea di rimandarne l'esame in sede opportuna.

Colitto. Chiedo di parlare.

Presidente Terracini. Ne ha facoltà.

Colitto. Mi associo, a nome del mio Gruppo, alla proposta di rinvio.

Presidente Terracini. Se non vi sono altre osservazioni rimane stabilito che l'esame e la decisione definitiva sull'articolo aggiuntivo presentato dall'onorevole Di Vittorio avranno luogo nel momento in cui si entrerà nel merito della discussione degli organi ausiliari del potere legislativo.

(Così rimane stabilito).

 

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A cura di Fabrizio Calzaretti