[Il 18 dicembre 1946, nella seduta pomeridiana, la seconda Sottocommissione della Commissione per la Costituzione prosegue la discussione sulle autonomie locali.]

Il Presidente Terracini dà comunicazione di una domanda per la costituzione della Regione Marsicana. Dato il limitato complesso dei Comuni di tale Regione, e la scarsa documentazione da cui la richiesta è accompagnata, propone che non sia presa in considerazione.

Mette ai voti la sua proposta.

(È approvata).

Lussu propone che, d'ora in poi, tutte le domande consimili che perverranno, siano accantonate per essere poi presentate direttamente all'esame dell'Assemblea Costituente.

Il Presidente Terracini osserva che una decisione in tal senso potrebbe essere impugnata, perché nessun termine è mai stato posto alla presentazione delle domande: non ritiene inoltre possibile che la Commissione rimandi all'Assemblea Costituente materiale non elaborato.

Riassumendo il lavoro delle ultime riunioni, dà lettura del testo definitivo dell'articolo 22:

«Le Regioni sono: Piemonte, Lombardia, Trentino-Alto Adige, Veneto, Friuli, Liguria, Emilia-Appenninica, Emilia e Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Abruzzi, Molise, Campania, Puglia, Salento, Lucania, Calabria, Sicilia, Sardegna, Valle d'Aosta».

Ravagnan rileva che in questo articolo è stata compresa la Regione Trentino-Alto Adige, mentre lo Statuto speciale concesso a norma dell'articolo 2 riguarda soltanto l'Alto Adige. Si riserva di risollevare la questione quando si discuterà di questo Statuto speciale.

Ambrosini, Relatore, a titolo di informazione, dà notizia che due avvocati di Bolzano, a nome del Volkspartei, gli hanno dichiarato la loro opposizione al progetto di Statuto per l'Alto Adige, elaborato dall'ex Prefetto di Bolzano Innocenti; e che egli si è limitato ad accettare il promemoria che gli veniva presentato — e che rimetterà al Presidente — senza esprimere alcuna opinione al riguardo.

 

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A cura di Fabrizio Calzaretti