[Il 29 ottobre 1947, nella seduta pomeridiana, l'Assemblea Costituente prosegue l'esame degli emendamenti agli articoli del Titolo quinto della Parte seconda del progetto di Costituzione: «Le Regioni e i Comuni».

È in discussione l'elenco delle regioni di cui all'articolo 131. Vengono qui riportate solo le parti relative alla disposizione in esame, mentre si rimanda al commento all'articolo 131 per il testo completo della discussione.]

Presidente Terracini. Ritengo che il seguente ordine del giorno, presentato dagli onorevoli Codignola, Parri, Cevolotto e Binni, possa essere rinviato ad altro momento, in quanto non strettamente attinente alla materia in esame:

«L'Assemblea Costituente,

ritenendo che siano venuti meno i presupposti che a suo tempo determinarono l'introduzione del Friuli-Venezia Giulia fra le Regioni fornite di autonomia speciale,

persuasa di esprimere la volontà della popolazione interessata,

riaffermando il solenne impegno di tutela delle minoranze etniche e linguistiche, già consacrato dalla Costituzione,

fa voti che, in sede di approvazione dell'articolo 123, sia revocata l'autonomia speciale già concessa al Friuli-Venezia Giulia, rinviando alla legge l'eventuale erezione del Friuli in Regione fornita di autonomia ordinaria».

Sono stati così svolti i varî ordini del giorno presentati, tranne quello presentato dagli onorevoli Codignola, Parri, Cevolotto e Binni, che ritengo non debba avere svolgimento. Esso tratta infatti una questione che non riguarda ciò di cui ci stiamo occupando ora; esso propone in sostanza, di ritornare su una decisione già presa: ora, è evidente che una proposta di questo genere si può porre in qualunque momento.

 

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A cura di Fabrizio Calzaretti