[Il 20 dicembre 1946, nella seduta antimeridiana, la seconda Sezione della seconda Sottocommissione della Commissione per la Costituzione prosegue la discussione sul potere giudiziario.]

Il Presidente Conti. [...] Apre la discussione sul secondo comma dell'articolo 12 del progetto Calamandrei:

«Al vertice dell'ordinamento giudiziario, unica per tutto lo Stato, siede in... la Corte di cassazione istituita per mantenere l'unità del diritto nazionale attraverso la uniformità della interpretazione giurisprudenziale e per regolare le competenze fra i giudici».

Targetti ritiene che il comma dovrebbe essere soppresso, in quanto pensa che, se la Commissione si astenesse dall'affermare l'unicità della Cassazione, non per questo si pronunzierebbe per la resurrezione delle Corti regionali. A suo avviso, non è necessario nel compilare la Carta Costituzionale stabilire alcuna norma relativa alla Cassazione che rimarrà nella situazione attuale.

Dichiara di aver personalmente molti dubbi circa la necessità assoluta, invariabile attraverso il tempo dell'unicità della Cassazione. Anzi, se fosse costretto a prendere oggi una decisione impegnativa anche per l'avvenire, forse propenderebbe per le Corti regionali, in considerazione anche del fatto che nel campo penale sussiste l'unicità della Cassazione, ma non certo dell'interpretazione.

Bozzi dichiara di essere favorevole all'unicità della Cassazione e di aderire alla proposta Targetti tendente a non includere alcuna disposizione in proposito nella Costituzione, nel senso però che la soppressione del comma proposto dall'onorevole Calamandrei non significa nemmeno tendenza alla ricostituzione delle Cassazioni regionali.

Ambrosini aderisce alla proposta dell'onorevole Targetti, in quanto la interpreta nel senso che rimane impregiudicata la creazione della Sezione di Cassazione prevista dallo Statuto siciliano.

Di Giovanni aggiunge che per la Sicilia si dovrà parlare non di Sezione, ma di Cassazione regionale.

Castiglia aderisce alle precisazioni degli onorevoli Di Giovanni ed Ambrosini.

Calamandrei, Relatore, dopo aver ricordato di essere stato da decenni sostenitore dell'unicità della Cassazione, afferma di non concepire altrimenti la Suprema Corte, specie nel momento attuale in cui si sta creando uno Stato a carattere regionale. A suo avviso infatti, uno dei pericoli delle autonomie regionali è il moto centrifugo che si potrebbe determinare alla periferia; occorre quindi porre al vertice dello Stato degli organismi che servano a contrastare questa tendenza centrifuga. Uno dei mezzi fondamentali è quello di ricondurre tutta la interpretazione giurisprudenziale delle varie Corti di appello ad un'unica interpretazione centrale. Ricorda in proposito le affermazioni del Mortara, che nel suo Commentario ha notato le differenze della giurisprudenza al tempo delle Cassazioni regionali. Aggiunge inoltre che, proprio per questi motivi, la Cassazione unica, se già non esistesse, in Italia dovrebbe essere creata, così come in Germania nel 1871 fu istituito il Tribunale dell'Impero per ovviare al pericolo di forze centrifughe nell'interpretazione del diritto.

Insiste quindi nel sostenere il principio della Cassazione unica, aggiungendo di ritenere indispensabile che ne sia fatta menzione nel testo costituzionale.

Ambrosini desidera chiarire che la sua posizione, appoggiata dagli onorevoli Di Giovanni e Castiglia, si riferisce esclusivamente alla Sicilia e che personalmente non intende estendere le sue riserve alle altre Regioni. Ricorda che nell'articolo 2 del progetto di riforma dell'ordinamento regionale approvato dalla seconda Sottocommissione, è detto espressamente che per la Sicilia, come per le altre Regioni indicate singolarmente, è riconosciuta una speciale condizione giuridica con Statuto da approvarsi con legge costituzionale. Ora, poiché la questione è stata decisa nello Statuto per la Sicilia, approvato con legge dello Stato e che lo stesso Governo ha riconosciuto debba ritenersi in vigore, ritiene il principio come già acquisito.

Di Giovanni si associa alle dichiarazioni dell'onorevole Ambrosini.

 

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A cura di Fabrizio Calzaretti