[Il 29 novembre 1946 la seconda Sottocommissione della Commissione per la Costituzione prosegue la discussione sulle autonomie locali.]

Mortati domanda al Relatore — prima di passare all'esame del capo secondo — se ritenga opportuno inserire nel progetto una disposizione che preveda la costituzione di consorzi interregionali per servizi che possono interessare più Regioni (quale, ad esempio, quello della manutenzione stradale, che comporta l'acquisto di macchine costose), disposizione che potrebbe essere così formulata: «Spetta alla Regione — singolarmente o con accordi o in unione con altre Regioni in organismi consortili — l'amministrazione ecc.».

Ambrosini, Relatore, ritiene non necessaria l'introduzione di tale norma, che può ritenersi implicita nell'economia del progetto.

Mortati non insiste nella sua proposta, dopo i chiarimenti e le assicurazioni avute dal Relatore, pur facendo presente l'opportunità di stabilire che degli accordi interregionali sia data obbligatoriamente notizia alle autorità statali.

Perassi fa presente l'opportunità di ammettere anche la possibilità, da parte delle Regioni, di concludere accordi per coordinare la loro attività amministrativa.

Il Presidente Terracini ritiene che debbano considerarsi implicite sia la possibilità di costituire consorzi, sia quella di concludere accordi, purché nei limiti della competenza concessa alle Regioni e nell'ambito dell'amministrazione.

 

Successiva

Home

 

 

A cura di Fabrizio Calzaretti