[Il 14 marzo 1947, nella seduta pomeridiana, l'Assemblea Costituente prosegue la discussione generale delle «Disposizioni generali» del progetto di Costituzione della Repubblica italiana.

Vengono qui riportate solo le parti relative all'articolo in esame, mentre si rimanda alle appendici per il testo completo della discussione.]

Russo Perez. [...] Nell'articolo 6, mi sembra mal detto «principî di umanità fra gli uomini», perché, se sono principî di umanità, non possono certo attuarsi fra le scimmie: è una ripetizione. Mi pare che basti dire «principî di umanità».

Ruini, Presidente della Commissione per la Costituzione. Gli uomini si erano dimenticati di essere umani.

Russo Perez. Questo è verissimo: è un'amara constatazione; ma non toglie valore al mio rilievo.

Questo articolo si ispira alla Costituzione russa e a quella francese. Come sostanza, mi sembra impeccabile, perché concede abbastanza alla nostra ideologia, la cristiana, contemplando prima i diritti della persona come individuo isolato e poi quelli della persona in funzione sociale.

[...]

Rossi Paolo. [...] Talune critiche, e non del tutto infondate, sono state mosse agli articoli 6 e 7 per la imprecisione del loro contenuto, soprattutto per gli impegni che viene ad assumere la Repubblica senza che le siano dati, contemporaneamente, dalla Carta costituzionale, i mezzi per assolverli degnamente. Noi non siamo così ingenui da non comprendere la serietà dell'argomento, ma pensiamo che gli articoli debbono rimanere sostanzialmente come sono e dove sono e ci opporremo a che siano trasferiti in eventuali preamboli. Vogliamo che il legislatore li abbia fissi davanti agli occhi, quali scopi e condizioni della sua attività.

 

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A cura di Fabrizio Calzaretti