Evoluzione dell'Articolo

Il 1 ottobre 1946 la prima Sottocommissione della Commissione per la Costituzione approva il seguente articolo:

«I pubblici funzionari sono responsabili ai sensi della legge penale e di quella civile per gli atti compiuti dolosamente o colposamente in violazione dei diritti sanciti dalla presente Costituzione.

Lo Stato e gli enti pubblici rispondono solidalmente con i funzionari per i danni».

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Testo definitivo del Progetto di Costituzione elaborato dalla Commissione:

Art. 22.

I dipendenti dello Stato e degli enti pubblici sono personalmente responsabili, secondo le leggi penali, civili e amministrative, degli atti compiuti in violazione di diritti. Lo Stato e gli enti pubblici garantiscono il risarcimento dei danni arrecati dai loro dipendenti.

La legge determina le condizioni e i modi per la riparazione degli errori giudiziari.

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Il 15 aprile 1947, nella seduta pomeridiana, l'Assemblea Costituente approva il seguente articolo:

«I dipendenti dello Stato e degli enti pubblici sono direttamente responsabili secondo le leggi penali, civili ed amministrative degli atti compiuti in violazione di diritti.

Le norme relative alla responsabilitą civile sono estese allo Stato ed agli enti pubblici per i fatti dei loro dipendenti».

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Testo coordinato dal Comitato di redazione prima della votazione finale in Assemblea e distribuito ai Deputati il 20 dicembre 1947:

Art. 28.

I funzionari e i dipendenti dello Stato e degli enti pubblici sono direttamente responsabili, secondo le leggi penali, civili e amministrative, degli atti compiuti in violazione di diritti. In tali casi la responsabilitą civile si estende allo Stato e agli enti pubblici.

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Testo definitivo dell'articolo:

Art. 28.

I funzionari e i dipendenti dello Stato e degli enti pubblici sono direttamente responsabili, secondo le leggi penali, civili e amministrative, degli atti compiuti in violazione di diritti. In tali casi la responsabilitą civile si estende allo Stato e agli enti pubblici.

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A cura di Fabrizio Calzaretti