[Il 3 maggio 1947, nella seduta pomeridiana, l'Assemblea Costituente inizia la discussione generale del Titolo terzo della Parte prima del progetto di Costituzione: «Rapporti economici».

Vengono qui riportate solo le parti relative all'articolo in esame, mentre si rimanda alle appendici per il testo completo della discussione.]

Cortese. [...] Mantenendo fede all'impegno di svolgere soltanto gli emendamenti, vorrei fare osservare che l'articolo 33, garantendo i diritti della donna lavoratrice, segna un progresso: ancora oggi si constata che c'è uno sfruttamento del lavoro della donna, alla quale si corrisponde un salario inferiore a quello che si corrisponde al lavoratore, senza alcuna giustificazione. Riteniamo quindi opportuna la norma costituzionale che anche in questo campo conferisce alla donna la parità dei diritti; però vogliamo che non si stabilisca un privilegio in suo favore e diciamo: a parità di lavoro sì, ma non basta, occorre aggiungere a «parità di rendimento», perché soltanto allora sarà giustificata e reclamata la parità della retribuzione.

 

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A cura di Fabrizio Calzaretti