[Il 3 giugno 1947 l'Assemblea Costituente prosegue la discussione generale del Titolo quinto della Parte seconda del progetto di Costituzione: «Le Regioni e i Comuni».

Vengono qui riportate solo le parti relative all'articolo in esame, mentre si rimanda alle appendici per il testo completo della discussione.]

Colitto. [...] Io sono del Molise, ed il Molise trovasi indubbiamente tra le Regioni d'Italia in una condizione particolare. Con i suoi poggi ridenti, la chiarità luminosa del cielo, le sue strade, che corrono sui tracciati romani, coi profili corrucciati dei suoi vecchi castelli, con i suoi abitanti tenacemente laboriosi, il Molise è il Molise, cioè a dire una entità a sé stante, separata e distinta dalle altre: separata e distinta dagli Abruzzi, così come gli Abruzzi hanno lealmente e signorilmente riconosciuto; separata e distinta dalla provincia di Benevento, come nel loro intimo non possono non riconoscere i colleghi di quella industre terra, e dalla provincia di Avellino, come esplicitamente risulta dagli emendamenti proposti dai rappresentanti della verde Irpinia. Tale è stata riconosciuta anche di recente, allorquando è stata costituita la unione interregionale delle Camere di commercio per la Campania e il Molise, quando fu costituito il compartimento della viabilità per la Campania e per il Molise, quando la direzione centrale dell'Istituto di assistenza per le malattie dei lavoratori e la Commissione centrale dell'industria hanno voluto che il Molise avesse i propri rappresentanti. Può questa unità costituire una Regione? Noi abbiamo indicato alla Commissione ragioni a iosa per giustificare il nostro assunto, ed altre ragioni potremo indicare, per le quali una Regione potrebbe il Molise costituire. E, se il progetto sarà approvato dall'Assemblea, noi insisteremo con tutte le nostre forze, perché il Molise costituisca come una stella nella costellazione regionale italiana. Ma è l'attuazione di questo ordinamento, con le sue incognite preoccupanti e pericolose, che mi turba non poco. E perciò ho parlato come ho parlato. Che debbo dire, concludendo? Dico all'Assemblea che Iddio illumini le menti di tutti nel momento in cui bisognerà prendere la decisione. Che questa sia, in ogni caso, non solo per il Molise ma per tutte le terre d'Italia, il punto di partenza di un avvenire più luminoso; non solo per il Molise, ma per tutte le terre d'Italia, sia il lievito particolarmente fecondo di migliore destino. (Applausi a destra Congratulazioni).

 

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A cura di Fabrizio Calzaretti